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Finisce così, questa favola breve se ne va,
il disco fa click e vedrete tra un po’ si fermerà!
Ma aspettate e un’altra ne avrete…
‘C’era una volta…’ il cantastorie dirà
e un’altra favola comincerà |
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Un Gigante... anzi tre! |
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Vedendoli, Barbarossa esclama ad alta voce: "Ehi, Barbabianca! Barbanera! Mi riconoscete? sono Barbarossa!".
"Tu?" dicono i due, chinandosi sul piccolo ometto che ha parlato.
"Ma che dici? Barbarossa è un Gigante come noi!"
"Ma io sono un Gigante!
E' per magia che sono diventato piccolo, così come per magia questo Gnono quì è diventato grande, vedete?" |
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I due Giganti sono confusi.
"Certo dice uno questo quì sembra un Gnomo!"
"E' quello, anche se minuscolo, sembra proprio Barbarossa!" dice l'altro.
"Ma noi non crediamo alla magia!" dicono Barbabianca e Barbanera.
Allora Gnomo Mago esclama: "Ah, non ci credete?
Bene, venite un pò quì!" e torna verso il palco dove sono rimasti il libro e l'anello.
I due chiedono: " Che cosa dovremmo fare?"
"Oh, è molto semplice.
Dovrete ripetere quello che dirò io.
Ma se avete paura..."
"Paura noi?
E di chi? Di voi? Ah! ah! ah!
Su, che cosa dobbiamo fare?
"Bene! Ripetete con me: Gnoma oma Tiobroma orum orin... Biri Biscum... Abra Dabra Basiliscum...
E anche tu, Cuordileone, ripeti la formula: devi tornare normale!"
Gnoma oma Tiobroma orum orin... Biri Biscum... Abra Dabra Basiliscum...
ripetono insieme i due Giganti... ed ecco che in un soffio, Cuordileone e i due Giganti diventarono alti come gli Gnomi.
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"Ma... ma... ma..." balbettano spaventati "... che cosa facciamo ora?"
Barbarossa dice allegro: Niente paura, così piccoli vi troverete bene. Ora verrete con noi al villaggio!" Barbarossa si è adattato con gioia alla sua nuova dimensione, perchè Gnomo Mago lo ha invitato ad abitare al villaggio insieme a tutti gli altri: adesso che è piccolo non può arrecare danni come in passato e prende in giro i suoi due amici: "Ehi, Barbarossa, dov'è il tuo zoccolo? Te lo sei mangiato?"
"Macchè mangiato! |
L'ho perso tempo fa attraversando un torrente e l'acqua se lo è portato via!"
Intanto, per evitare qualsiasi tipo di incidente, Gnomo Mago avverte tutti:
"Chiunque si avvicinerà all'anello, se solo lo sfiorerà senza essere autorizzato, farà la fine capitata a Zago.
Al vilaggio viene deciso di dare a tutti un boccale di succo di mela d'oro (la più rara e buona mela del Bosco!) per brindare a questo giorno
straordinario.
Barbanera e Barbabianca, incantati dal gusto della mela d'oro, si offrono di dare una mano a distribuire il succo.
In vita loro non avevano mai assaggiato niente di più buono!
E così nessuno si acsscorge che, quando il brindisi finisce e tutti gli abitanti del bosco tornano a casa, i due riescono a intrufolarsi di nascosto nella cantina dpve gli Gnomi conservano il delizioso succo.
"Allarme! Aaaallarme!" urla lo Gnomo della guardia notturna: "C'è un assalto alle botti di succo di mela d'oro!"
Un gruppo di Gnomi riesce a immobilizzare i due.
"Ma come avete potuto rubare il nostro prezioso succo?
Sarete puniti per questo" urla Gnomo Mago".
No, queste cose non si fanno da noi!
Presto, metteteli nei barili di sicurezza!"
I due ex Giganti si trovarono, dopo la predica di Gnomo Mago, pronti per essere giiudicati dall'Alta Corte del Bosco.
E, mentre piagnucolando vengono portati chissà dove, Barbanera vede il suo zoccolo, ancorato sulla riva del ruscello.
Com'è lontano il tempo in cui il suo piede aveva quelle dimensioni. |
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